Un bilancio dell’incontro sul trasporto pubblico

 

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Trasporto pubblico su gomma e rotaia: serve un “cambio di marcia” per migliorare il servizio, che nel Bassanese presenta forti carenze.

È quanto emerso dalla tavola rotonda organizzata dal gruppo consiliare della civica Bassano per tutti per fare il punto della situazione, per analizzare le prospettive future, oltre che i possibili margini di miglioramento, con l’obiettivo di raccordare il territorio con il resto del Veneto e con le grandi direttrici.

L’appuntamento, al quale hanno partecipato anche Federico Gitto dell’associazione Ferrovie a Nordest, Ilario Simonaggio, segretario regionale Trasporti della Cgil, Stefano Fracasso consigliere regionale Pd, ha dato anche un contributo di idee e suggerimenti. Come quello di prevedere un treno regionale veloce tra Bassano e Vicenza su binari già esistenti via Cittadella, ma con un tempo di percorrenza di 50 minuti, che potrebbe scendere a 40 con modesti interventi nella stazione di Rossano. Sempre sul versante della ferrovia è stata rilevata l’opportunità di un servizio più efficiente ed integrato per i cicloturisti che percorrono la ciclabile del Brenta, con l’impiego di vagoni attrezzati per il trasporto delle bici.

I relatori, tra cui il sindaco Riccardo Poletto e il consigliere delegato alla mobilità dolce Renzo Masolo, hanno evidenziato come il raccordo fra ciclovia e binari potrebbe favorire il turismo internazionale dell’escursionismo sui pedali, che sta registrando ottimi numeri. Sulle linee per Venezia e Padova sarebbero poi necessari paziali raddoppi di binario per velocizzare i tempi e per garantire una maggiore puntualità dei convogli. Per quanto riguarda il trasporto pubblico su gomma, si è parlato di unificare le società Ftv e Aim; la riorganizzazione potrebbe favorire un servizio su gomma di tipo urbano a tutto il comprensorio. Sono interventi, harmo detto i relatori, “Per i quali non è necessario investire miliardi di euro o realizzare colate di cemento. Fondamentale è invece una regia competente che coinvolga Regione e Provincia”. (Dal Corriere del Veneto di sabato 4 aprile)