Per i giovani.

Le politiche giovanili vanno al cuore di come una società si pensa e si vive. Sono l’occasione per migliorare la qualità di vita della comunità nel suo insieme.

Investire sui giovani non significa attivare politiche residuali bensì politiche a servizio della crescita e dell’innovazione dell’intera società. Politiche pubbliche e strutturali di sviluppo economico locale e sovra locale, di promozione di capitale umano (aumento delle competenze, rinforzo all’occupabilità, sostegno alla creatività, impulso all’innovazione), di coesione sociale (sviluppo di partnership). Per mettere al centro la responsabilità sociale e l’autonomia personale, per offrire pratiche di cittadinanza.

L’accesso alle opportunità e alle risorse è un nodo centrale per la costruzione dell’identità giovanile. Bisogna riconnettere opportunità e competenze, creando spazi reali di sperimentazione, di autonomia e di cittadinanza; promuovere e accompagnare lo sviluppo delle abilità personali e sociali al fine di garantire le capacità di accedere e usufruire delle opportunità (la mancanza di questa connessione genera infatti disuguaglianza). Per favorire l’apprendimento di competenze di lavoro e di vita è necessario investire in modo strutturato e duraturo in luoghi di continuità relazionale e di prossimità.

Intendiamo dunque assicurare la presenza di presidi educativi territoriali. Creare collaborazioni, alleanze e reti di lavoro con soggetti (istituzionali e non, ad esempio associazioni) che condividano obiettivi e lettura dei fenomeni. Favorire percorsi di formazione, promozione e sviluppo della cittadinanza attiva. Stimolare e garantire la partecipazione dei giovani e degli adulti alla vita e ai percorsi decisionali e di sviluppo della propria comunità.

Solo investendo sui giovani è possibile innovare strutturalmente il tessuto sociale, civile, produttivo, culturale del Paese.