ISACC E’ UN BENE DELLA CITTA’ – NON PROPRIETA’ PRIVATA DI CDA E DIRETTRICE

La storia dell’ISACC mostra chiaramente il senso di solidarietà della gente di Bassano, è un intreccio di uomini e donne che hanno donato alla comunità una parte considerevole del proprio patrimonio. E’ una storia che rivendichiamo con orgoglio civico!

Perciò non accettiamo che un bene pubblico prezioso come ISACC possa essere danneggiato dalle scelte della dirigenza dell’ente e da quel che resta di un CDA sfiduciato perfino dalla stessa Giunta che lo ha nominato.

Una lista civica come Bassano per tutti vive di partecipazione e parla quotidianamente con chi, in vario modo, è in contatto con la nostra casa di riposo cittadina. Quello che sentiamo, e che più volte abbiamo denunciato, è agghiacciante, e va ben oltre l’ennesimo triste teatrino sul CDA a cui siamo costretti ad assistere negli ultimi mesi. 

Storie di anziani trascurati, di lavoratori stremati e costretti ad andare via per condizioni di lavoro inaccettabili in un ente che dovrebbe prendersi cura degli altri, storie di ordinario malessere e di tante, tantissime segnalazioni. Potessimo, saremmo molto più espliciti, ma sappiamo pesare il detto e il non detto.

Noi non possiamo accettare che la casa di riposo di Bassano, patrimonio inalienabile di noi tutte e tutti, continui a essere gestita nel modo che è sotto gli occhi di tutti. 

Non accettiamo la rassegnazione della maggioranza Pavan che non è in grado di usare uno strumento di moral suasion per far decadere un cda nominato – dopo un lungo parto – dalla stessa Sindaca. 

Noi da oggi non accetteremo più nessuna reticenza né alcun silenzio complice su quanto sta avvenendo in ISACC. Saremo irreprensibili nella battaglia politica, saremo radicali nella protesta, agiremo su OGNI SINGOLA PERSONA che incontriamo affinché venga alla luce quanto in città tanti sanno, ma pochi dicono. 

Sosterremo chiunque voglia mettersi in gioco per dare dignità ai nostri anziani e ai lavoratori e lavoratrici di ISACC. Per questo chiediamo anche ai parenti degli ospiti di condividere la nostra protesta e la nostra proposta. 

Favoriremo quindi tutte le forme di protesta civile e democratica, affinché la città capisca che la vicenda ISACC non può restare in consiglio comunale, ma deve divenire battaglia di civiltà e rispetto per i diritti fondamentali delle persone, che siano ospiti o dipendenti dell’ente. 

ISACC è un bene pubblico della città. E la città è di noi cittadine e cittadini, non della direttrice dott.ssa Tracanzan o del CDA presieduto dal dott. Peserico.

Link al servizio di Reteveneta: https://youtu.be/_YBsZjMSoq8

Link all’articolo di Bassanonet: https://www.bassanonet.it/news/30599-frecciate_per_tutti.html

Per un lavoro sicuro, stabile, dignitoso.

Dignità, sicurezza e stabilità sul lavoro sono centrali per noi di Bassano per tutti, ci stanno a cuore; certo una lista civica ha un raggio d’azione limitato, però crediamo sia utile tenere accesa la luce. In questi giorni tre eventi si sono intrecciati nei nostri pensieri: la situazione dell’ABB di Marostica che – nonostante i tanti tentativi degli enti pubblici locali e nazionali – sembra ancora di difficile risoluzione; il grave incidente sul lavoro occorso mercoledì a un giovane operaio di 28 anni a Cassola; la triste storia del bracciante agricolo d’origine africana che venerdì è morto per un malore dovuto al caldo, a Brindisi, mentre tornava in bicidal lavoro nei campi.

Ai bassanesi, alle persone che ci seguono e ci supportano, ma anche ai semplici lettori noi chiediamo solo questo: prendetevi cinque minuti di tempo per riflettere su questo.

Non è accettabile che un’azienda multinazionale che fa profitti come ABB chiuda un polo produttivo come se non ci fossero di mezzo persone e famiglie, comunità locali coinvolte, vite.

Non è accettabile che un giovane operaio rischi la propria vita per un tornio parallelo, nel 2021: la tecnologia dovrebbe averci portato vicini al rischio zero, e invece negli ultimi mesi è una strage continua.

Non è accettabile che un bracciante, sfruttato come uno schiavo per farci arrivare ortaggi e frutta fresca in ogni stagione, muoia per il troppo caldo mentre torna in bici dal suo campo di concentramento.

Queste persone potremmo essere noi, potrebbero essere i nostri fratelli e le nostre sorelle, i nostri figli. Dobbiamo pretendere che il lavoro sia sicuro, stabile e dignitosamente pagato. Non vogliamo più raccontare queste storie, nè vedere sindacalisti uccisi davanti a un picchetto sindacale.

Per il poco che possiamo, come lista civica, vogliamo dire che noi siamo dalla parte dei lavoratori e delle lavoratrici del nostro territorio e dei territori lontani. Perchè crediamo che l’articolo 1 della costituzione non sia solo retorica.

Scuola Mazzini: parliamo con la città!

Ieri abbiamo incontrato la città con il nostro gazebo, montato simbolicamente davanti all’ingresso della scuola Mazzini. Tante cittadine e tanti cittadini si sono fermati a parlare con noi, è stato un momento di scambio e di confronto con la città su un tema che sta a cuore a tutti, tranne che all’amministrazione comunale, alla giunta Pavan e all’assessore Scotton.

Non molliamo di un centimetro, perchè crediamo che le conquiste politiche – anche in minoranza – si costruiscano con la partecipazione, stando tra la gente, ascoltando i punti di vista.

Ecco la rassegna stampa di ieri:

Bassanonet: https://bit.ly/3jk27yO

Reteveneta: https://youtu.be/RfKS3rOCSGQ

In allegato l’articolo sul Giornale di Vicenza

Una riflessione sulla scuola Mazzini

Il futuro della scuola Mazzini sta preoccupando Bassano. L’ipotesi peggiore è di una sua completa dismissione, altre soluzioni potrebbero concedere un ”contentino” mantenendo qualche classe, ma in mezzo a cosa? Si parla di “razionalizzazione” come se una distribuzione di spazi potesse avvenire al di fuori del significato delle loro funzioni. Qui siamo di fronte a un segno identitario della città, di un luogo che appartiene al percorso di vita di molti bassanesi. Questione di nostalgie quindi? No, quando si parla di luoghi della città si deve capire quali fanno parte di una storia importante, ma non si esauriscono nel passato, hanno la vitalità necessaria per indicare un futuro. Quindi il ragionamento deve essere di prospettiva e in questo caso riguarda il centro storico nel suo complesso. L’argomento del calo di natalità e della residenza che si sposta verso la periferia va rovesciato e ci si deve chiedere cosa fare per non ridurre il centro storico al solo terziario, che ne decreterebbe il progressivo svuotamento e insignificanza. La questione incrocia quindi i lavori e le attività economiche della città, ma anche l’abitare, la cultura, le possibilità di relazione, il sostegno sociale e, fondamentale, l’aspetto educativo come elemento attrattivo vitale. Certamente è necessario uscire da una visione tradizionale della scuola, si deve pensare ad una istituzione aperta, come qualche tempo fa ci ha insegnato Tarcisio Frigo facendo sciamare per strade e piazze “torme” di bambini chiassosi che rivendicavano il loro essere cittadini a pieno titolo, capaci di vivere, e di far vedere, una città nuova. Scuola momento educativo per tutti, scuola anche per i genitori (ad esempio per rispondere alla difficoltà che avranno i bambini dopo la pandemia), scuola che mette a disposizioni spazi rinnovati e adeguati alle nuove metodiche, scuola che pratica l’intercultura con i nuovi cittadini, biblioteca che messa in rete con altri due importanti luoghi educativi come l’Istituto Pirani Cremona e la biblioteca Comunale potrebbe diventare un polo di proposta pedagogica di grande impatto. Altre iniziative sarebbero possibili e questo dice come, restando nello specifico del suo essere scuola, il Mazzini può rimanere un riferimento che va anche oltre Bassano.
Infine, nella logicadi un pensiero progettuale, la questione Mazzini può essere occasione per risolvere uno snodo urbano da anni oggetto di confronto. Viabilità e raccordo con i Giardini Parolini rimangono in attesa di soluzioni, questa è un’occasione di riflessione comune, ma serve maggiore trasparenza e chiarezza, maggior coinvolgimento e partecipazione, maggior amore per Bassano.

Franco Bizzotto
Centro Romano Carotti

 

In merito all’ultimo confronto fra candidati sindaco nel quale Elena Pavan era presente

Comunicato dell’assessore OSCAR MAZZOCCHIN:

Venerdi sera durante l’incontro dei candidati sindaco organizzato dall’associazione A.N.D.E., Elena Pavan ha dichiarato di voler “permettere alle mamme di creare degli spazi di condivisione tra di loro per condividere esperienze”.
Questa affermazione mi ha lasciato a dir poco sorpreso visto che Bassano ha un progetto innovativo tuttora in atto e in via di sviluppo che coinvolge ben 5 reti familiari informali che si sono create nel territorio Bassanese e che il comune sta sostenendo economicamente dandone ampia visibilità attraverso tutti i mezzi di comunicazione a propria disposizione. Vorrei pertanto invitare la signora Pavan ad informarsi sul progetto delle Famiglie Scintille tuttora in atto nella sua città e che coinvolge una rete di circa 200 persone.
L’ho sentita Inoltre parlare della “realizzazione di un Baby Point in un posto limitrofo al centro e gestito da una cooperativa. Un posto in cui le mamme possano sia ritrovarsi sia fermarsi ad allattare o cambiare il pannolino al bambino”.
Vorrei informare la signora Pavan che nel 2014 a Bassano del Grappa è stato aperto un Baby Pit Stop presso l’erboristeria Madonna della Salute in via Vendramini e di seguito, su mia proposta, ne sono stati installati altri tre: uno all’anagrafe, uno in biblioteca e uno presso i servizi sociali.
I baby Pit Stop certificati dall’Unicef accolgono le mamme che hanno necessità di allattare o che vogliono cambiare il pannolino al loro bambino in tranquillità e si trovano in centro a Bassano del Grappa e quindi comodamente raggiungibili.
Quello in cui crediamo e che vorremmo portare avanti durante i prossimi cinque anni e’ di prendere questi progetti GIÀ AVVIATI, di ampliarli e di renderli sempre più radicati nel nostro territorio. Il sostegno alla maternità e all’infanzia ha bisogno di servizi concreti e reti sostenibili e diffuse nel territorio. Non basta un Baby Point per poter fare la spesa!

Comunque apprezzo il pensiero che la candidata Pavan ha dedicato alle mamme sole e alle famiglie fragili che si distanzia chiaramente dalle proposte del ministro leghista Fontana lanciate a Verona poco tempo fa.

Oscar Mazzocchin

Politica: partecipazione e futuro

La lista civica Bassano per tutti, in un percorso di ascolto e confronto con la Città, propone un incontro con Arturo Lorenzoni, professore ordinario dell’università di Padova e vicesindaco del comune di Padova, per parlare e riflettere su POLITICA, PARTECIPAZIONE E FUTURO.
L’incontro si terrà il 1° ottobre 2018 alle ore 20.45 in Saletta Tolio, via J. da Ponte 37 Bassano del Grappa.

Una città senza barriere.

Unacittasenzabarriere

Una città può diventare accessibile e senza barriere solo partendo da un percorso sulla comunicazione inclusiva che dia la possibilità di condividere conoscenze, esperienze e costruire nuovi linguaggi. In questo modo le azioni messe in campo non saranno più solo un fare per includere, ma esito di un pensiero inclusivo.

Vogliamo migliorare la qualità di vita, l’accessibilità, la fruibilità e l’usabilità degli ambienti, promuovere la cultura dell’inclusione sociale, contrastare la discriminazione e la marginalizzazione di qualsiasi individuo. Proporre azioni concrete che facciano sentire alle persone con disabilità e alle loro famiglie che la città è in ascolto e riconosce le loro esigenze di movimento e di autonomia. Leggi tutto “Una città senza barriere.”

Una rete per il sociale.

unareteperilsociale

Là dove la giustizia è negata, dove la povertà è imposta, dove gli individui di una classe sono portati a sentire che la società è una cospirazione organizzata per opprimerli e degradarli, né le persone né la proprietà saranno sicure. (Frederick Douglass)

La congiuntura economica e la conseguente contrazione delle risorse favoriscono un clima di recessione culturale e l’abbassamento dei livelli di protezione dell’intera popolazione. La crisi economica è l’alibi con cui si giustificano azioni e tagli indiscriminati, che minano il tessuto sociale dei nostri territori e rischiano di generare conflitti sociali profondi, cui sarà difficile porre rimedio una volta esplosi. Leggi tutto “Una rete per il sociale.”

Per l’edilizia residenziale pubblica.

edilizia-popolareOggi più che mai, a causa della situazione politica ed economica, il diritto alla casa viene messo in discussione e si assiste sempre più spesso a sfratti esecutivi per morosità incolpevole (la perdita del lavoro significa per molti non poter più pagare l’affitto). A Bassano le liste di attesa per poter avere un alloggio di edilizia residenziale pubblica (ERP) sono state 330 nell’ultimo bando, a fronte di 15 alloggi assegnati. Leggi tutto “Per l’edilizia residenziale pubblica.”