Tre anni di Consulta Giovani Bassano

Si conclude l’esperienza della prima consulta giovani in città fatta di tre anni di partecipazione, responsabilità e aggregazione.
A breve l’avvio della nuova elezione per il prossimo triennio.

Ma cos’è la Consulta Giovani Bassano? È uno strumento di informazione e conoscenza delle realtà giovanili che promuove progetti, ricerche incontri, dibattiti e altre iniziative.
Un organo consultivo democraticamente eletto dai giovani residenti tra i 16 e i 26 anni, del Comune di Bassano del Grappa finalizzato alla promozione di attività orientate alle giovani generazioni e volte alla vita politica, sociale e amministrativa dello stesso.

Per avere più informazioni sulla consulta, su come votare e come partecipare alle elezioni seguite questo link: https://www.consultagiovanibassano.com/

Don Luigi Ciotti per il progetto Dialogando

Studenti di oggi, cittadini di domani.
La partecipazione attiva e il dialogo tra studenti ed esponenti delle istituzioni e della società civile sono alla base di una serie di incontri formativi di altissimo livello che il Comune di Bassano sta portando avanti da tempo con il progetto DIALOGANDO.

Ieri è stata la volta di Don Luigi Ciotti, presidente di LIBERA e GRUPPO ABELE che ha incontrato i 100 studenti delle scuole superiori che aderiscono al progetto e alcuni referenti delle associazioni bassanesi.
Tema della giornata “La modernità della proposta educativa di don Milani a 50 anni dalla sua morte e dalla pubblicazione di LETTERA AD UNA PROFESSORESSA”.

– “La scuola non può essere un luogo dove si curano i sani e si respingono i malati”
– “Liberazione, giustizia e speranza”
– “Mettersi nei panni degli altri prima di escludere le persone”
– “Rompere gli steccati e abolire le consuetudini”

Queste le frasi chiave che ci confermano la modernità educativa del pensiero del maestro di Barbiana.

All’incontro era presente L’Assessore Mazzochin

BIBLIOTECA DI BASSANO

Incontro con Cristina Bellemo e le sue nuove storie di Natale. Una bella occasione per entrare nelle storie dell’attesa e scambiarci gli auguri 🎄 La Consigliera Teresa Santini ha dialogato con l’autrice, presente anche il Consigliere Alessandro Rossi di Bassano per Tutti.

Un invito in biblioteca dalla nostra consigliera Teresa Santini

“Ci vediamo in Biblioteca per scambiarci gli auguri con il nuovo libro di Cristina Bellemo. La Biblioteca è per me un lungo speciale, è un crocevia di persone piccole e grandi che ogni giorno ne popolano le sale, occupando parte del loro tempo. Ognuno con esigenze diverse; chi prende in prestito libri, e-book, chi studia, chi legge i quotidiani, chi incontra un’autore…. qualcuno trova una porta aperta e scambia due parole. Tutto ciò fa della Biblioteca un luogo vero da vivere e un bene prezioso per tutti noi. Vi aspettiamo”.

#letturapertutti #paroledinatale #cristinabellemo #bibliotecabassano

SKATEBOARD PER TUTTI

Oggi l’assessore Oscar Mazzocchin ha incontrato i tre giovani che hanno vinto la selezione che consentirà loro di essere ospitati tre giorni a Londra presso House of Vans (la ‘casa mondiale’ degli skaters).
Assieme a loro altri ragazzi e ragazze si stanno mobilitando perché questo sport innovativo ed altamente aggregativo trovi degli spazi adeguati a Bassano .
La sperimentazione fatta quest’anno con il posizionamento di alcune semplici installazioni presso il Parco Ragazzi “99 ha dimostrato la serietà, la responsabilità e il bisogno di aggregazione che questi giovani esprimono da molti anni.

#cittadinanza #integrazione #iusculturae …

#cittadinanza #integrazione #iusculturae

Grazie all’associazione Casa a Colori e al Centro Romano Carotti per la collaborazione e alle Acli di Bassano per il sostegno.
Grazie al prof. Francesco Della Puppa, all’avv. Chiara Pigato, a Eyob Faniel per la bella testimonianza e al consigliere Alessandro Rossi che ha introdotto e moderato l’incontro.
Un ringraziamento particolare a tutti i partecipanti!
E’ stata una serata ricca di stimoli e approfondimenti.

#difendiamolasanitapubblica

Bassano per Tutti diffonde volentieri questo comunicato della Rete Sostenibilità e Salute, da leggere con attenzione:

APPELLO DELLA RETE SOSTENIBILITÀ E SALUTE

I Fondi Sanitari “integrativi” e sostitutivi minacciano

la salute del Servizio Sanitario Nazionale

C’è accordo generale nell’auspicare un Servizio Sanitario Nazionale (SSN) efficiente, che riesca a garantire cure efficaci per tutti in tempi rapidi e medici interessati e attenti alla nostra salute.

Tuttavia i tagli alla spesa pubblica avviati negli ultimi decenni e aumentati a seguito della crisi economica stanno incidendo fortemente sulle scelte di politica sanitaria e sul finanziamento del SSN sottraendo risorse importanti per lo stato di salute sia del SSN che dei cittadini di cui dovrebbe tutelare il diritto alla salute.

Negli ultimi anni inoltre, sull’onda di un trend internazionale intensificatosi in seguito alla crisi, accanto al SSN si è assistito all’emergere di un “servizio sanitario privato” in grado di erogare servizi e prestazioni fruite da una crescente quota di cittadini “assicurati”, che oggi si stima arrivino a 14 milioni.

Questo “servizio sanitario privato” comprende un variegato settore non profit, costituito da fondi sanitari, casse mutue e società di mutuo soccorso, previdenze sanitarie garantite dai datori di lavoro; e il settore for profit delle assicurazioni sanitarie commerciali. La logica in apparenza è semplice: dove non arriva il SSN, in seguito ai tagli progressivi, si crede possa arrivare tale servizio privato, integrando eventuali mancanze del SSN, fornendo uno strumento per la sua sostenibilità e costituendo un nuovo “pilastro” nella tutela della salute dei cittadini.

Su questa scia, di fronte all’arretramento del SSN, le organizzazioni e i cittadini che ne hanno la possibilità assicurano se stessi e le proprie famiglie, senza essere consapevoli che questo “servizio sanitario privato” rappresenta una delle maggiori minacce attuali per il nostro Servizio Sanitario Nazionale.

Le casse dello Stato infatti finanziano (tramite incentivi, detrazioni fiscali e oneri deducibili) la crescita di questo “servizio sanitario privato” a scapito del buon funzionamento del SSN. Per cui non solo si sottraggono risorse preziose al principale pilastro a reale tutela della salute di tutti i cittadini, il SSN; ma le fasce di popolazione più avvantaggiate dal punto di vista socioeconomico e da quello di salute che accedono a questo nuovo “pilastro” sanitario, grazie ai privilegi fiscali scaricano parte dei costi su chi non può accedervi e non ne usufruisce, pur versando in condizioni di salute in media peggiori.

Inoltre, al contrario di quanto la legge istitutiva intendeva evitare, più che integrare l’offerta del SSN verso bisogni di salute dei cittadini, questo servizio sanitario privato tende a sostituirvisi erogando, duplicandole, prestazioni nella maggior parte dei casi già disponibili.

Ma i fondi sanitari, casse mutue, previdenze sanitarie garantite dai datori di lavoro e assicurazioni sanitarie commerciali peggiorano la sostenibilità del SSN anche per altri motivi.

Il primo riguarda l'(in)efficienza: gestire milioni di transazioni connesse a questo servizio sanitario privato è molto dispendioso per i professionisti sanitari e le amministrazioni pubbliche, che devono sacrificare parte delle proprie risorse, anche di tempo, per negoziare, stipulare e rinnovare i contratti, documentare le prestazioni eseguite, tenere conto dei diversi regolamenti, eseguire i controlli delle centinaia di fondi che costituiscono questo servizio sanitario privato.

Un’ulteriore e più subdola minaccia riguarda il modo con cui i cittadini si relazionano con la propria salute e con le prestazioni sanitarie. Tali servizi sanitari privati, per sopravvivere, hanno bisogno di vendere il maggior numero possibile di prestazioni. Per garantire la propria sopravvivenza e sviluppo, inducono i cittadini a consumare un numero di prestazioni che permetta loro di avere ricavi sufficienti. C’è però spesso molta differenza tra il numero di prestazioni di cui necessitano tali servizi sanitari privati per sopravvivere e svilupparsi e ciò di cui i cittadini hanno davvero bisogno per una buona salute. Questi servizi sanitari privati finiscono così per aumentare il bisogno dei cittadini di consumare prestazioni anche non necessarie per la salute (quando non dannose), ma fondamentali per il mantenimento degli utili. All’aumento dell’offerta di prestazioni anche non necessarie fa così seguito un aumento della domanda.

Questo “secondo pilastro” è caldeggiato con l’intento dichiarato di ridurre le spesa sanitaria pubblica. Ma si può invece osservare che i paesi dotati di “sistemi assicurativi” (anche non profit, di tipo mutualistico) molto sviluppati, pur non avendo affatto migliori esiti di salute, hanno sia la spesa sanitaria totale, sia quella pubblica in media maggiori rispetto ai paesi in cui la presenza di fondi sanitari e assicurazioni commerciali è tuttora inferiore, come accade nei paesi con un SSN. Per l’aumento di transazioni amministrative improduttive e l’induzione di consumi sanitari anche futili, dove è più forte la componente privata del Servizio Sanitario la spesa sanitaria totale è maggiore (sia in termini percentuali sul PIL che come spesa totale). Ma è maggiore anche la spesa sanitaria pubblica, in netto contrasto con l’obiettivo dichiarato di ridurla, ed è persino maggiore la spesa privata complessiva (se non si considera solo quella pagata in modo diretto dai cittadini, ma le si somma la spesa privata intermediata da fondi sanitari e assicurazioni).

Non si dimentichi, infine, che il SSN italiano è nato anche perché le mutue erano andate in fallimento e sono state liquidate.

In considerazione della minaccia rappresentata per il SSN da tale sanità sedicente “integrativa”, la Rete Sostenibilità e Salute chiede agli enti pubblici, ai sindacati, ai cittadini, ai partiti politici di invertire la rotta, prima che l’attuale politica finanziaria e sanitaria determini la completa insostenibilità per il SSN e che molti cittadini siano esposti a un eccesso di prestazioni inutili e persino iatrogene, mentre tanti altri si trovino nell’impossibilità di potersi curare.

Pur riconoscendo i benefici che potrebbero derivare da servizi sanitari privati che si limitassero a offrire, a chi è libero di associarsi, prestazioni di efficacia provata e solo integrative all’attuale offerta del SSN, la Rete Sostenibilità e Salute chiede che cessino i privilegi fiscali destinati ai fondi sanitari, che alcuni vorrebbero estendere anche alle assicurazioni.

Le risorse derivanti dalla cessazione di tali privilegi fiscali sarebbero meglio destinate al potenziamento degli aspetti lamentati dai cittadini come inefficienze del SSN, a partire dalla riduzione delle liste di attesa per le prestazioni di efficacia provata, e dall’erogazione di assistenza domiciliare e cure odontoiatriche.

Bologna, 28 Ottobre 2017

Rete Sostenibilità e Salute

Associazione Dedalo 97

Associazione Frantz Fanon

Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia

Associazione per la Decrescita

Associazione per la Medicina Centrata sulla Persona ONLUS-Ente Morale

Associazione Scientifica Andria

Centro Salute Internazionale-Università di Bologna

GDL Diritti Umani Psicologi del Piemonte

Federspecializzandi

Fondazione Allineare Sanità e Salute

Giù le Mani dai Bambini ONLUS

Italia che Cambia

Medicina Democratica ONLUS

Movimento per la Decrescita Felice

No Grazie Pago Io

Osservatorio e Metodi per la Salute, Università di Milano-Bicocca

People’s Health Movement

Psichiatria Democratica

Rete Arte e Medicina

Rete Mediterranea per l’Umanizzazione della Medicina

Segretariato Italiano Studenti in Medicina, SISM

Società Italiana Medicina Psicosomatica

Slow Food Italia

Slow Medicine

Vivere sostenibile

PRIMI FIRMATARI

– Prof. Ivan Cavicchi – Docente presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Tor Vergata di Roma

– Dr.ssa Nicoletta Dentico – direttrice di Health lnnovation in Practice (HIP)

– Aldo Gazzetti – Forum per il Diritto alla Salute Lombardia

– Prof. Elena Granaglia – Professore ordinario di Scienza delle Finanze (SECS/P03) presso la Facoltà/il Dipartimento di Giurisprudenza di Roma3

La costituzione ai diciottenni

Ieri al Teatro Remondini, l’Amministrazione comunale ha consegnato una copia della Costituzione Italiana ai giovani bassanesi che nel 2017 hanno compiuto 18 anni.

Il Sindaco Riccardo Poletto e l’Assessore Oscar Mazzocchin hanno accolto sul palco 113 ragazzi accompagnati ognuno dal proprio presidente di quartiere, e consegnato a tutti una copia della Costituzione.

Assessore Mazzocchin: ” ricordatevi che il presente e il futuro del nostro Paese sono anche nelle vostre mani”.

La serata si è aperta con l’intervento di due giovani testimoni.

Enrico Remonato: “La forza che ha Bassano è spesso nascosta, ma molto importante e tutti dobbiamo impegnarci e metterci in gioco, per noi stessi e per gli altri”.

Marta Scomazzon: “I valori che vengono enunciati nei primi 12 articoli della nostra Costituzione sono fondamentali e di vitale importanza e forse non sempre ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati ad averli per noi, all’interno della Carta Costituzionale che è la nostra legge fondamentale. Non a tutti i popoli del mondo è concesso di avere questi diritti e a volte proprio per questo motivo, per il fatto di non essere tutelate, molte persone sono costrette a migrare e a lasciare il proprio paese.

GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE …

Ieri il Soroptimist Club di Bassano del Grappa in collaborazione con il Comune di Bassano del Grappa, l’Associazione “Cittadini per Costituzione” circolo di Bassano e le altre associazioni femminili di Bassano, ha organizzato uno spettacolo teatrale rivolto agli studenti delle scuole superiori per sensibilizzarli sulla gravità della violenza contro le donne. Lo spettacolo FRAMMENTI ieri al teatro Remondini ha avuto una grandissima partecipazione, 800 studenti ! In doppio turno per permettere a un maggiore numero di classi di essere presente. FRAMMENTI, spettacolo – testimonianza in cui sei attrici e due attori mettono in scena le voci della violenza di genere narrando diverse situazioni di discriminazione, prevaricazione e violenza nelle diverse forme. Uno spettacolo, forte, realista, che scuote e chiama a riflettere su come possono nascere situazioni di violenza. L’ ascolto e l’attenzione sono stati alti. Oggi e domani altri appuntamenti per stare insieme e dare la nostra voce per contrastare la violenza sulle donne.
Grazie alla consigliera Teresa Santini per questa testimonianza e per la sua partecipazione.