Cerimonia di S. Bassiano

Solitamente chi partecipa alla cerimonia di S.Bassiamo apprezza il senso di appartenenza alla comunità bassanese e allo stesso tempo vive un momento di intensa riconoscenza nei confronti di chi, per diversi motivi, si è distinto e merita particolare attenzione. Un riconoscimento di stima e affetto dato dal Sindaco a nome di tutta la città.

Non perdetevi questa occasione!

Domani alle 17.00 al Cinema Da Ponte.

Ottima iniziativa dei sindaci del territorio

Ottima iniziativa dei sindaci del territorio guidati dal sindaco di Bassano Riccardo Poletto. Molto bene!
Il tavolo dei sindaci ha inviato una lettera alla Regione Veneto, chiede maggiore attenzione per i presidi ospedalieri di Bassano ed Asiago. L’obiettivo è un continuo miglioramento dei servizi presenti e un forte investimento per ottenere quelli che mancano per garantire l’eccellenza della sanità del nostro territorio.

Buon articolo del Corriere del Veneto, mentre Tg Bassano negli ultimi due giorni non perde occasione per rassicurare i telespettatori dicendo che non c’è nulla di cui preoccuparsi…
Staremo a vedere.

FOOD FOREST E ORTO SINERGICO

Con molto piacere segnaliamo un incontro molto interessante: domani presso la scuola elementare Canova di S.Croce (Bassano del Grappa) alle 20.30 si terrà un incontro sulla FOOD FOREST E ORTO SINERGICO.
Organizzato dalle associazioni Nutrire significa Educare e dal GasAlta di S.Martino di Lupari.
Il relatore è il dott. Federico Ceccato di Rosà.
Un’importante occasione per rivedere il nostro concetto di verde privato, come gestire in maniera sostenibile i nostri giardini (e anche Verde pubblico per i suggerimenti che possono avere gli amministratori), e come gestire al meglio i nostri piccoli orti domestici. Che siano essi nel giardino, nel terrazzo o nel balcone non ha importanza, l’importante è trovare il modo di renderli produttivi e a basso impatto ambientale.
Grazie!

#foodforest #ortosinergico #nutriresignificaeducare #gascanova #gasalta

PARTE UNIVERSITA’ IN-FORMALE

20 comuni coinvolti, 7 Istituti superiori, 14 Università, 800 studenti: una stretta sinergia tra scuole e territorio per un accompagnamento responsabile alle scelte universitarie.

Ai blocchi di partenza l’ evento “Università In-formale”, proposta dai 20 assessori alle Politiche Giovanili dei 20 comuni della pianura bassanese e coordinata dall’Ufficio Informagiovani e Città del Comune di Bassano del Grappa.

Le 20 amministrazioni comunali, in stretta sinergia con i Dirigenti scolastici e gli insegnanti referenti degli Istituti d’Istruzione Superiore del territorio, propongono una serie di Work-shop, distribuiti su un lasso di tempo che va dal 10 gennaio al 27 febbraio 2018, dedicati all’orientamento universitario, con la possibilità per i giovani di avvicinarsi ai più importanti Atenei del nord-est d’Italia e alle accademie del Veneto e della Lombardia.
Saranno presenti anche le realtà di “alta formazione non universitaria” quali l’ITS Istituti tecnici superiori del Veneto e del Friuli Venezia Giulia.
I work-shop saranno organizzati presso ambienti “nobili” ed adatti a tale tipo di formazione e sono stati messi a disposizione dai 20 comuni aderenti all’iniziativa tra cui il Museo Civico e Palazzo Bonaguro di Bassano del Grappa, Villa Caffo di Rossano Veneto, Villa Cappello di Cartigliano, Scuola Elementare “G.Pascoli” di Rosà, Polo Scolastico “Marco Polo” di Cusinati di Rosà, Scuola Media “F.D’Assisi” di Belvedere di Tezze sul Brenta e gli ambienti di Pedemontana Servizi a Nove.

Il programma di “Università In-Formale” è consultabile al sito www.bassanogiovane.eu
Per informazioni: Ufficio Informagiovani e Città di Bassano del Grappa, tel. 0424-519195.

BASSANO CITTA’ CHE LEGGE

L’ anno nuovo comincia proprio bene , comincia in Biblioteca, per festeggiare uno splendido compleanno: 22 anni di Amico Libro! Molte bambine e bambini in rappresentanza dei tre Istituti Comprensivi cittadini hanno partecipato alla Cerimonia di consegna dei nuovi libri di Amico Libro e l’hanno resa una vera festa!
Ad accoglierli le parole del Sindaco Riccardo Poletto e dell’Assessore Oscar Mazzocchin, parole importanti per un progetto importante come la bellezza di leggere e di trovare nel libro un vero amico. L’incontro ha avuto delle vere sorprese e come una vera festa non è mancata la torta con le candeline!

C’ero anch’io, Teresa Santini, come parte del Comitato di educazione alla lettura e come consigliera comunale, non mi vedete nelle foto, ma vi assicuro che c’ero!

#bassanocittachelegge #amicolibro #bibliotecadibassano

RIUNIONE DI BASSANO PER TUTTI

[facebook_video url =”https://www.facebook.com/PresaDiretta.Rai/videos/10159883644525523/”]

Lunedì 8 gennaio 2018 alle ore 20.30 in saletta Tolio ci sarà la riunione mensile della nostra Lista Civica.
Se siete interessati e volete venire a conoscerci e vi va di impegnarvi insieme a noi per un città per Tutti sarete i benvenuti.
Se invece rimanete a casa…nessun problema c’è un programma da non perdere. E di cosa si poteva parlare nella prima puntata dell’anno? 😉

La settimana dei diritti dell’infanzia

In occasione della settimana dei diritti dell’infanzia l’Assessore Oscar Mazzocchin ha accompagnato i bambini del Piedibus XXV Aprile e si e’ fermato un’ora a parlare in classe sui temi del Vivere la città e dei Diritti dei bambini e delle bambine.

Una citta’ Educativa mette nelle condizioni tutti i bambini e i ragazzi di muoversi in Autonomia e questo deve passare attraverso un cambiamento delle abitudini negli spostamenti di tutti i cittadini.
Vogliamo una Citta’ che si metta in gioco!

W il PIEDIBUS 25 APRILE!!!

FISIOTERAPIA A BUFFET

Il titolo sembra lo slogan del nuovo centro medico di Bassano, il primo convenzionato dalla Regione Veneto nel territorio dell’Ulss 7 Pedemontana.

Sapete infatti che a Bassano è stato aperto un nuovo centro Medico Diagnostico/Riabilitativo e questa è, in apparenza, una buona notizia, per vari motivi. Si creeranno posti di lavoro e non pochi, tenendo conto dei lavori di ristrutturazione di un edificio dismesso (ex supermercato Lidl), dell’acquisto di attrezzature e macchinari diagnostici e di terapia fisica, dell’assunzione di medici, infermieri, fisioterapisti e personale amministrativo, ecc… Inoltre i pazienti del nostro territorio non dovranno più spostarsi presso altre strutture private fuori Bassano, potranno beneficiare di visite e trattamenti riabilitativi direttamente presso il centro medico convenzionato, evitando i tempi di attesa dell’ospedale, che in alcuni casi sono piuttosto lunghi.

Fin qui tutto sembra bello e utile, una nuova possibilità per migliorare l’offerta sanitaria del nostro territorio. In realtà non è tutto oro quel che luccica. Per capire come mai, è necessario fare qualche domanda diretta a chi, in Regione, ha preso questa decisione. La speranza è di ricevere delle risposte chiare. Dopotutto i Bassanesi (intesi come tutti gli abitanti del comprensorio Bassanese e afferenti all’Ulss 7 Pedemontana) dovranno poi sobbarcarsi la gestione economico/finanziaria di questa struttura attraverso le loro tasse: le prestazioni non sono gratis e la convenzione è a carico dei contribuenti.

Originariamente il centro doveva essere solo Medico/Diagnostico, e capiamo che un centro convenzionato del genere possa essere utile a Bassano. Non capiamo invece perché, solo in un secondo momento, si sia deciso di aprire anche alla Fisioterapia (privata convenzionata) cioè alle visite fisiatriche, i trattamenti riabilitativi e alle terapie fisiche (laser, ionoforesi, ultrasuoni…).

Premesso che a Bassano:

– Al momento della stipula della convenzione non c’era nessuna lista d’attesa per le prestazioni riabilitative.

– La struttura complessa di medicina fisica e riabilitativa dell’Ulss 3 in questi anni ha sempre dimostrato appropriatezza nelle prescrizioni cercando di erogare prestazioni riabilitative solo a chi ne aveva realmente bisogno, ottimizzando così le risorse economiche e di personale e responsabilizzando gli utenti.

– Questo è dimostrato da un dato molto chiaro: a differenza di Bassano in altre realtà venete dove sono presenti centri convenzionati c’è un numero di prescrizioni esageratamente superiore. Non può essere che a pochi chilometri di distanza tutti abbiano bisogno di fisioterapia e terapie fisiche e a Bassano invece stiano tutti bene.
Solo per farvi un’idea a Padova si erogano mediamente per ogni cittadino circa 4 prestazioni fisioterapiche all’anno, a Bassano (e anche a Santorso ancora prima che fossero unite nella stessa Ulss, n.d.r.) invece, fino ad ora, le prestazioni riabilitative erogate sono state 0,3/0,4 all’anno per abitante. Guarda caso né a Bassano, né a Schio non c’è mai stato un centro riabilitativo privato convenzionato.

Questi dati ci fanno pensare. Ecco dunque le domande che vorremmo rivolgere alla Regione:

– Recentemente sono stati assunti diversi Fisioterapisti in ospedale a Bassano perché sotto di organico e per sostituire alcuni pensionamenti. Era veramente necessario aumentare l’offerta riabilitativa attraverso il privato convenzionato?

– Il territorio bassanese ha sempre avuto Centri Riabilitativi privati, che soddisfacevano esigenze diverse rispetto egli utenti che si rivolgono alla struttura ospedaliera. Centri o studi privati eccellenti, che da molti anni avevano le caratteristiche per diventare centri convenzionati. Perché la Regione attraverso l’Ulss7 non ha pensato di valorizzare i centri privati già presenti al posto di convenzionarne uno che è stato creato da zero da un privato che gestisce altri Centri Medici esterni a Bassano?

– La nostra regione vuole veramente sostenere la sanità pubblica e semplificarne il funzionamento? Abbiamo saputo che alcuni pazienti che hanno fatto la visita fisiatrica nel centro privato convenzionato di Castelfranco (gestito dallo stesso gruppo di quello di Bassano) siano stati mandati a fare le terapie in quello di Bassano. Questo è strano, molto strano: noi avevamo capito che i pazienti non potessero fare la visita presso una Ulss e ricevere il trattamento riabilitativo presso un’altra Ulss. Due pesi e due misure?

Queste sono le domande che ci poniamo, anche perché utilizzare una parte di bilancio dell’Ulss Padovana per permettere la convenzione di un centro riabilitativo nel territorio di un’altra Ulss che, di fatto, non ne aveva bisogno ci sembra una cosa bizzarra, che richiede chiarimenti.

250 mila euro non sono pochi per la convenzione fino a fine 2017 (alcuni mesi di avvio) e permetteranno al centro privato in questione di erogare prestazioni con grande generosità, “a
buffet” come scrivevamo nel titolo. Infatti nei buffet solitamente non si mangia perché si ha realmente fame ma si mangia più del necessario (finché ce n’è) proprio perché il cibo viene
offerto in abbondanza.

L’ultima domanda allora viene spontanea: nel 2017 abbiamo utilizzato i soldi dell’Ulss Padovana (soldi di tutti…), nel 2018 invece chi metterà i soldi e quanti?

Questi soldi, al posto di sostenere il privato, non potrebbero essere destinati per l’assunzione di altro personale, strumentazioni, corsi e formazione per i dipendenti e per i medici, per migliorare l’offerta riabilitativa dell’Ospedale S. Bassiano?

Come Lista Civica siamo preoccupati perché le scelte del governo regionale non vengono spese informando i cittadini, e perché queste scelte non porteranno a un miglioramento della
sanità pubblica ma favoriranno il privato a spese dei cittadini. Non è questa l’autonomia che ci aspettiamo.